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Storia della scuola

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L’ Istituto di Istruzione Superiore “I. Morra ” di Matera comprende due Scuole:

IPSS “Isabella Morra” – sede principale –, ubicato in via Dante, n. 84, in un punto nevralgico della città di Matera, nel quale si concentrano numerosi servizi commerciali e diversi istituti scolastici, ben servito a livello di trasporti; pubblici e, quindi, facilmente raggiungibile sia dall’utenza residente in città sia da quella proveniente dai paesi limitrofi

 

IPSIA “Leonardo da Vinci” – sede associata –, ubicato presso l’Istituto Tecnico Commerciale “A. Olivetti”.

Entrambe le scuole, (distinte fino all’a. s. 1997/’98), sono sorte nei primi anni ’60, in risposta allo sviluppo del Paese tra gli anni ’50 e ’60, con la finalità di preparare personale idoneo all’esercizio di attività pratiche di ordine esecutivo:

– l’IPSS nel settore femminile – sartoria e assistenza all’infanzia – e, pertanto, denominato, fino al 1992, Istituto Professionale Femminile;

– l’IPIA, nel settore dell’industria e dell’artigianato – meccanica, elettrotecnica, radio e chimica.

Nella seconda metà degli anni ’80, in considerazione dell’evoluzione socio-culturale, le dizioni Professionale Femminile e Professionale Maschile sono state abolite.

Il primo è diventato IPSS ed ha introdotto gli indirizzi: Moda, Economico Aziendale e Turistico, Servizi Sociali, Chimico-Biologico; l’IPSIA – che aveva ormai visto esaurirsi il settore chimico, in contemporanea con la crisi dell’industria nella Val Basento – si è esteso verso i settori dell’elettronica e delle telecomunicazioni.

Questo in risposta alle nuove esigenze del mondo del lavoro che all’istruzione professionale non richiede più specializzazione, bensì professionalità polivalente.

RIFORMA DELL’ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI

Dall’anno scolastico 2010-2011 è entrata in vigore la riforma del secondo ciclo di istruzione riguardante anche il Riordino degli Istituti Professionali ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e le relative Linee Guida emanate dal DPR n° 87 del 2010 . I percorsi di studio hanno la durata di cinque anni e sono articolati in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale si sostiene l’Esame di Stato e si consegue il diploma di istruzione professionale utile anche alla continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Gli istituti professionali si articolano in due settori: il settore dei SERVIZI (che comprende l’indirizzo Servizi Socio-Sanitari, l’indirizzo Servizi Commerciali) e il settore industria e artigianato articolato in due indirizzi ( indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali e indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica).

L’identità degli istituti professionali è connotata dall’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.

In linea con le indicazioni dell’Unione europea e in coerenza con la normativa sull’obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l’offerta formativa degli istituti professionali si articola in un’Area d’istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo.

Nel PRIMO BIENNIO, i risultati di apprendimento dell’area di istruzione generale sono in linea di continuità con gli assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e storico-sociale) dell’obbligo di istruzione e si caratterizzano per il collegamento con le discipline di indirizzo. La presenza di saperi scientifici e tecnologici, tra loro interagenti, permette, infatti, un più solido rapporto, nel metodo e nei contenuti, tra scienza, tecnologia e cultura umanistica.

Le competenze linguistico-comunicative, proprie dell’asse dei linguaggi, sono patrimonio comune a tutti i contesti di apprendimento e costituiscono l’obiettivo dei saperi afferenti sia ai quattro assi culturali, sia all’area di indirizzo. Le discipline scientifiche e tecniche favoriscono, l’allargamento dell’uso della lingua nel loro contesto.

L’asse matematico garantisce l’acquisizione di saperi e competenze che pongono lo studente nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. Al termine dell’obbligo d’istruzione, gli studenti acquisiscono le abilità necessarie per applicare i principi ed i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie ed altrui.

 

L’asse scientifico-tecnologico contribuisce a rendere gli studenti consapevoli dei legami tra scienza e tecnologia, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale, con i modelli di sviluppo e la salvaguardia dell’ambiente. L’insegnamento della scienza e della tecnologia si colloca, quindi, entro un orizzonte generale in cui i saperi si ricompongono per offrire ai giovani strumenti culturali ed applicativi per porsi con atteggiamento razionale, critico e creativo di fronte alla realtà e ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente.

L’asse storico-sociale contribuisce alla comprensione critica della dimensione culturale dell’evoluzione scientifico-tecnologica e sviluppa il rapporto fra discipline tecniche e l’insegnamento della storia. In questo insegnamento, il ruolo dello sviluppo delle tecniche e il lavoro sono un elemento indispensabile perché tutti gli studenti comprendano come si è sviluppata la storia dell’umanità. E’ evidente che se il lavoro dell’insegnante di storia è sorretto da quello delle discipline tecniche, i docenti di materie di indirizzo possono non solo rispondere a domande specifiche relative alla loro

disciplina, ma anche introdurre, nel proprio insegnamento, elementi di storicità che aiutano a comprendere meglio le dinamiche interne di sviluppo delle tecniche.

A tal fine, le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui alla legge n. 169/08 possono sviluppare organici raccordi tra le due aree e sviluppare le competenze chiave per l’apprendimento permanente indicate dall’Unione europea:

– imparare ad imparare

– progettare

– comunicare

– collaborare e partecipare

– agire in modo autonomo e responsabile

– risolvere problemi

– individuare collegamenti e relazioni

– acquisire e interpretare l’informazione

 

A partire dall’anno scolastico 2011/2012 l’Istituto è stato autorizzato ad attivare l’indirizzo Tecnologico: Chimica, Materiali e Biotecnologie con articolazione Biotecnologie Ambientali e pertanto è diventato Istituto di Istruzione Superiore.